04 gennaio 2013

Sticky Toffee Pudding

"Lo Sticky toffee pudding è un dolce di origine Inglese.
Si tratta di un dessert ai datteri dalla consistenza spugnosa, condito con una salsa di caramello che penetra piacevolmente all'interno della pasta.
Molte sono le storie che ruotano sulla sua provenienza, quella più credibile è che sia stato creato nel 19° secolo da Francesco Coulson proprietario dell' l'Hotel Sharrow Bay Country House, nel 1960... "

Se qualcuno di voi lettori sapesse qualcosa di più sull'argomento può scrivere fra i commenti una nota informativa.
Perché ho scelto questo dolce? Casualmente facendo zapping sulle reti culinarie, ne ho sentito parlare ed amando sia i datteri che il caramello non ho potuto resistere.. Dovevo assolutamente assaggiare quella delizia, perciò ho eseguito una ricerca su internet, reinterpretandola a mio gusto personale ed avendone trovate diverse versioni, ne ho creata una mia.





Ingredienti per la crema toffee al mou: quantità per due barattoli da marmellata piccoli tipo Bormioli.
(suggerisco di preparare il giorno prima questa squisita crema poiché si impiegano diverse ore per realizarla, se non desiderate utilizzarla per questo dessert potete adoperarla come salsa topping per il gelato o mangiarla direttamente a cucchiaiate....ma attenzione, crea dipendenza perciò occhio alla glicemia!)

- Zucchero di canna integrale "Mascobado altromercato": 200g
- Latte intero: 1/2 l
- Panna fresca: 250 ml
- Bacca di vaniglia bourbon: mezza stecca
- Bicarbonato alimentare: un cucchiaino
- Fleur de sel: mezzo cucchiaino

Ingredienti per 6 stampini di "Sticky toffee pudding"
(io ho utilizzato degli stampi in silicone monoporzione, essendo un dolce abbastanza zuccherino si stacca meglio dalle pareti una volta cotto)

- Datteri denocciolati (tritati grossolanamente) : 225 g
- Burro morbido: 85 g
- Rum scuro (ho usato il Saint James): 100 ml
- Acqua: 100 ml
- Farina 00 setacciata: 175 g
- Lievito per dolci in polvere (paneangeli): un cucchiaino raso
- Bicarbonato alimentare: un cucchiaino raso
- Zucchero di canna integrale Mascobado altromercato: 150 g
- Uova: 2

Preparazione per la crema toffee al mou:

Mettere lo zucchero in un tegame antiaderente dai bordi alti con 4 cucchiai di latte e lasciar caramellare leggermente a fuoco basso mescolando continuamente.
A parte scaldate in un pentolino (senza far bollire) la panna ed il rimanente latte insieme al baccello di vaniglia inciso per il senso lungo.
Appena osservate che il caramello inizia a formarsi, inserite un cucchiaino raso di bicarbonato, subito noterete che la consistenza sciropposa muterà in una spuma profumata, a questo punto mescolate per circa 5 minuti e togliete dal fuoco aggiungendo piano piano il latte caldo miscelato con la panna senza togliere la vaniglia. Mescolate bene con una frusta e proseguite con la cottura a fuoco bassissimo per almeno 2 ore circa fino ad ottenere una consistenza sciropposa, quasi densa. Aggiungete il fleur de sel.
E' importantissimo che durante questo procedimento stiate attenti ai fornelli, mescolando di tanto in tanto il composto usando il fuoco basso affinché nulla venga rovinato, il tempo potrebbe prolungarsi un pò ma il risultato finale è stupefacente e goloso. 
Potete conservare la crema toffee al mou proprio come si fa con le marmellate, in barattoli di vetro sterilizzati, versando il composto ancora bollente e capovolgendo il contenitore col coperchio chiuso fino al suo raffreddamento.

Preparazione per lo Sticky toffee pudding:

Preriscaldare il forno a 180°C.
Mettere in un pentolino i datteri tritati, il rum ed 100 ml di acqua e far bollire per una decina di minuti a fuoco medio. Il risultato è una crema morbida (se desiderate ottenere un composto più liscio come ho preferito io, prendete un minipimer e tritate direttamente nel tegame una parte di purea lasciando qualche pezzetto un pò grosso). Far raffreddare. (il balcone in questo periodo dell'anno è un ottimo abbattitore di temperatura!)
Mescolate in una ciotola, lievito, bicarbonato, farina ed una presina di sale.
A parte, montate con le fruste elettriche lo zucchero con il burro aggiungendo poco per volta le uova.
Unite il composto di farina e gli altri elementi precedentemente miscelati, aggiungere in seguito la crema di datteri raffreddata formando una bella consistenza corposa.
Riempite gli stampini di silicone lasciando liberi almeno un paio di cm dal bordo perché la presenza di bicarbonato tende a spumeggiare ed a gonfiare velocemente il composto che sborderebbe rovesciandosi nella placca del vostro amato forno appiccicandosi spiacevolmente.
Tempo di cottura dai 15 ai 18 minuti ma come dico sempre, ogni forno ha il suo carattere, quindi occhio al vostro dolce e mi raccomando, non aprite lo sportello se nò la vostra opera si sgonfierà!
Al termine della cottura, spegnete il forno ed aprite leggermente una fessura di 10 cm in modo che il pudding si raffreddi lentamente. Una volta raggiunta la temperatura ambiente, potete togliere dagli stampini la tortina dall'aspetto soffice e spugnoso. Potete conservare in frigorifero i dolcetti se li avete preparati prima, non perderanno di certo consistenza e bontà! Al momento di servirli, intiepiditeli in forno a 160° C per una decina di minuti scarsi.

Mise en place:

Sistemate il vostro tortino caldo su un piatto da dessert, irroratelo con la crema toffee al mou intiepidita anch'essa. Servitelo accompagnato da una pallina di gelato al fior di latte, un ottimo contrasto fra temperature e sapori. (vedi foto sopra)

Consiglio:

Questo dolce essendo molto ricco di gusto e calorie va servito a piccole dosi, ecco perché la scelta di stampini mono porzione.


Abbinamento:

Saint James Rhum Agricole Royal Ambre
Un agricole squisito, da consumare puro, a temperatura ambiente. Colore caldo ed ambrato.
Sviluppa un aroma inntenso ed avvolgente, profuma di cacao e tè, seguiti da caramello e miele scuro.
Al palato si assaporano caramello, nocciole tostate e miele. Lascia in bocca una persistente ed autentica dolcezza di cana de miel.
Saint James è il Rhum Agricole più antico di Martinica, ottenuto dalla prima premitura della canna nobile e prodotto con la stessa ricetta dal 1765.

Si trova facilmente all'esselunga ad un buon prezzo di circa € 15,00; un bicchierino di buon Rum che riprende le note profumate dello Sticky Toffee pudding senza coprire i gusti.

26 luglio 2012

Quinoa con piselli e patate all'origano (Cucina Naturale)


"Spesso mi capita di sperimentare ingredienti nuovi e di non avere nessunissima idea del loro utilizzo, ma trovo un ottimo esercizio quello di fare ricerche su componenti speciali in modo da avere una discreta conoscenza che comporta un grosso vantaggio, quello di accrescere la creatività. Tempo fa avevo comprato una confezione di quinoa e non conoscendo nè sapore nè utilizzo,  ho preso interamente spunto da una ricetta tratta dal sito di Cucina Naturale.  Abitualmente leggo spesso anche il mensile cartaceo, è un'ottima fonte di novità per una curiosa come me. Trascriverò qui sotto la loro ricetta ed infine qualche mia variante ed impressione personale. Provatela, vi stupirà da quanto è buona. Parola mia."

Porzioni4 persone
Minuti di Preparazione20 minuti di preparazione
Minuti di Cottura30 minuti di cottura
DifficoltàFacile
Kilocalorie320 Kilocalorie
Senza latticini
Senza glutine
Ricetta vegetariana



INGREDIENTI PER 4 PERSONE
- 200 g di quinoa
- 450 g di piselli
- 2 patate a pasta gialla
- 2 cipollotti
- 3 foglie di alloro
- origano
- brodo vegetale
- olio
- sale
Sbucciate le patate, tagliatele a dadini e lessatele per 5 minuti, in un litro scarso d’acqua bollente aromatizzata con le foglie di alloro. Scolatele con una schiumarola e recuperate 400 ml della loro acqua di cottura versandola in una pentola più piccola.
Versate in questa pentola la quinoa, coprite e cuocete per 20 minuti circa a calore medio- basso, lasciando assorbire tutta l’acqua di cottura. Lasciate riposare la quinoa nella pentola per una decina di minuti, stendetela poi su un vassoio e fatela intiepidire.
Affettate finemente i cipollotti, compresa gran parte delle foglie verdi, e rosolateli insieme a 3-4 cucchiai d’olio a fuoco medio-basso per 5 minuti abbondanti. Aggiungete i piselli, salate, mescolate bene, coprite e proseguite la cottura per 10 minuti. Per evitare che attacchino, bagnate, se necessario, con poca acqua o con brodo vegetale.
Unite ai piselli le patate e la quinoa, cuocete per altri 5 minuti e in ultimo insaporite con un pizzico di origano secco. Al posto dell’origano, potete aromatizzare la quinoa con un cucchiaino di zenzero fresco grattugiato. Consumare cereali diversi dal solito è consigliabile in una dieta anallergica: alternate la quinoa, ad esempio, con amaranto, miglio o grano saraceno
Ricetta di Giuseppe Capano

RICETTA TRATTA INTERAMENTE DA:  Cucina Naturale
FOTOGRAFIA: scattata dalla sottoscritta: MoirèStyle

Varianti personali:  

- Aggiungete un filo d'olio extravergine d'oliva a crudo (ho usato un pugliese, un sapore pungente per contrastare la tendenza dolce delle patate e dei piselli, salate a fine cottura a vostro gusto.
- Ottimo anche freddo ma è talmente buono che lo finirete e non ne avanzerà tanto :)
- Varianti: al posto dei cipollotti ho usato la tropea.
- Consigli personali su eventuali accostamenti di cibo: Provate a fare un mini tortino da abbinare a dei crostacei cotti alla griglia o code di mazzancolle grigliate, conditi con timo limone, olio a crudo e qualche fogliolina di basilico.
- Servitevi di un coppa pasta per rendere più bello iil vostro piatto. (vedi foto)
- Vino consigliato da: Prosecco di Valdobbiadene DOCG



22 giugno 2012

Laddu al cocco


Ingredienti per 6/8 persone

- Semolino: 150 g
- Cocco secco grattugiato: 150 g
(compratene un sacchetto più grande perchè il resto della farina vi servirà per decorare le palline)
- Banane: 2 grandi (o 3 piccole)
- Zucchero grezzo di canna: 150 g
- Ghee: 125 g (oppure usate burro normale ma credetemi, usando il ghee la differenza è notevole)
- Acqua: 200 ml
- Latte: 200 ml
- Cardamomo: 5 baccellini interi
- Noce moscata: una punta di cucchiaino (l'equivalente di 2 pizzichi)

In una casseruola abbastanza capiente, riscaldate l'acqua e il latte insieme ed aggiungete lo zucchero; quando si è sciolto, inserite le banane tagliate a rondelle e cuocete a fuoco medio finchè non formeranno una purea.  Con un macina spezie,  polverizzate i semi di cardamomo e setacciateli con un colino in modo da eliminare le parti legnose. Unite al composto in cottura, la noce moscata e la polvere di cardamomo, mescolare e cuocere per un paio di minuti e far riposare.
A parte, in una padella antiaderente, riscaldate il ghee fino a che non si sarà sciolto poi incorporate poco alla volta il semolino e arrostite a fiamma media per circa 5 minuti mescolando bene. Aggiungere al composto la farina di cocco e le banane sciolte; saltare a fiamma media per altri 2 minuti circa. Con l'impasto che avete ottenuto, formate delle palline ( 4 cm Ø circa) e rotolatele nelle scaglie della farina di cocco. Far riposare in frigo per giusto mezz'ora in modo che si rapprendano.
Se preferite, potete porre i vostri bon bon nelle cestine di carta così sembreranno comprati in pasticceria!  :)
Il figurone di questo dolce è garantito poiché al contrario di quel che si possa pensare, il laddu al cocco non risulta né stomachevole né troppo dolciasto ma ben bilanciato, fresco e leggero.

Un abbinamento (poco ayurvedico) a mio avviso perfetto per accompagnare piacevolmente il laddu è un buon Drambuie, un liquore scozzese ricavato dal whisky, miele di brugo e una miscela segreta di erbe e spezie tra le quali si distinguono: lo zafferano, la noce moscata e l'anice. Provare per credere!

05 giugno 2012

FARINATA DI CECI


Ingredienti (6 persone) 
- Farina di ceci: 500g (bio, macinata a pietra) 
- acqua: 1:2 lt 
- olio extra vergine d'oliva: mezzo bicchiere 
- pepe nero: (a piacere, io ne ho messo un cucchiaino perché mi piace esagerare con i sapori) 
- sale: (2 cucchiaini, personalmente ho usato il sale minerale di Volterra) 
- rosmarino fresco: un rametto 

Versare in una terrina di vetro la farina di ceci e l'acqua fino ad ottenere una pastella. Lavorare il tutto aggiungendo l'olio, il sale, il pepe ed il rosmarino sfogliato in modo che rilasci gli aromi all'impasto. Fare riposare tutta la notte (o la mattina per la sera). Rimescolare e stendere su una teglia antiaderente o unta d'olio, aggiungere altre foglioline di rosmarino e cuocere in forno per 30 minuti a 170 gradi. Servite la farinata condendola con un po' d'olio a crudo, pepe e solo se occorre un po' di sale (se siete stati scarichi nell'impasto).  Io l'ho servita su un bel taglierone di legno, affettata a quadretti cosparsa di radicchio rosso, pomodorini e salvia ananas per dargli un tocco di freschezza, non me ne vogliano in Liguria ma ci sta proprio bene, perfetta anche la rucola! Un bellissimo e gustoso centrotavola da abbinare ad un bel prosecco di Valdobbiadene per chi ama le bollicine oppure un eccellente Vermentino Ligure (Cantine Lunae Bosoni, etichetta nera), adoro questa cantina nello specifico.

Un modo economico per cucinare con un' elegante resa, potete quindi permettervi una buona bottiglia!

23 maggio 2012

Introduzione alla cucina Ayurvedica: Il Ghee

Inizia così l'introduzione al corso di cucina Ayurvedica tenuto da Claudia Brebeck presso l'agriturismo Castello della Paneretta al quale ho partecipato: 

"L'Ayurveda è uno stile di vita che ci porta a vivere in armonia con la natura. Secondo l'Ayurveda, salute significa armonia e per l'uomo è  molto più facile condurre i propri studi spirituali o contribuire alla vita della comunità se è vitale e in buona salute. Qualunque sia lo scopo della notra vita, sono necessari una mente sana e un corpo sano per poterlo realizzare."

Ho deciso di riportare sul mio blog alcune nozioni base che ho appreso e qualche ricetta interessante che potrete provare anche voi da casa se siete curiosi come me di sperimentare sapori diversi, sarà un pò come viaggiare il mondo attraverso il gusto!

La prima cosa che ho imparato è la preparazione del ghee,  semplicemente conosciuto come burro chiarificato ottenuto dal nostro comune burro,  è più leggero ed  è un ottimo grasso per cucinare, tiene bene le alte temperature e non brucia.
L’eliminazione delle proteine animali e del lattosio fanno sì che sia generalmente ben tollerato da chi è allergico al lattosio.
Il ghee è molto importante per l'Ayurveda poiché è utilizzato nei cibi e nella preparazione di numerose medicine. 


Ingredienti:  burro biologico, quantità a piacere.

Preparazione:

Sciogliere un panetto di burro in un pentolino a fuoco moderato, lasciare che la parte acquosa evapori e spegnere la fiamma. Noterete che la caseina è affiorata  sotto forma di agglomerati biancastri e schiumosi che potrete eliminare filtrando il tutto con un colino foderato da una piccola garza di cotone (sterile), versando il composto direttamente in un vasetto di vetro (sterilizzato).
Assicuratevi che il Ghee si sia raffreddato a temperatura ambiente (questo gli permetterà di tornare in forma solida) e poi conservatelo in un recipiente in un luogo fresco, buio e asciutto, oppure (ma non necessariamente) in frigorifero. Se è stato ben chiarificato, filtrato e ben riposto, il Ghee può durare per mesi, se  non viene cotto sufficientemente a lungo può ammuffire, se viene cotto troppo a lungo, si brucerà. 


 

02 aprile 2012

Muffins alla lavanda


Girellando qua e la per i miei adorati mercatini di cose buone da mangiare dove spesso trovo spunti per nuove ricette (http://www.mercatidellaterra.it/), ho trovato una bancarella di produttori diretti di lavanda biologica e così attirata dal profumo e dalla bellezza di questa pianta meravigliosa, ho deciso di comprare un sacchettino di fiori essiccati per uso alimentare ed invece di farci una tisana, ho pensato di sfornare dei muffins al profumo di primavera.

Ingredienti per 9 muffins: (2 cucchiai per stampino)

- fiori di lavanda essiccati (lavandula officinalis per uso alimentare) : 2 cucchiai
- latte soia: 120 ml
- farina 00: 300gr
- zucchero semolato: 80 gr
- zucchero a velo vanigliato: un cucchiaio
- 1 bustina di lievito in polvere (Paneangeli)
- uova: 2 intere
- burro fuso: 120gr 
- sale: un pizzico

Portare a ebollizione in un pentolino il latte con i fiori di lavanda, spegnete il fuoco e lasciate in infusione per circa 5 minuti.
Nel frattempo, miscelate in una terrina la farina, lo zucchero semolato, lo zucchero a velo, il lievito ed una presina di sale. In un altra terrina, mescolate le uova insieme al burro fuso ed il latte con la lavanda (sia il burro che il latte devono essere appena tiepidi o temperatura ambiente).
Incorporate la farina al composto fino ad ottenere una pastella semidensa. Versate e dividete l'impasto negli stampini da muffin (io li ho usati siliconati così non ho dovuto imburrare ed infarinare le pareti): fate cuocere nella parte bassa del forno a 175°C (non ventilato) per circa 27 minuti (naturalmente in base alla conoscenza del vostro forno vi regolerete meglio sia col tempo che con la temperatura).  
Sono ottimi con un te' classico o fruttato oppure deliziosi come dessert serviti su un letto di crema pasticcera calda.

09 febbraio 2012

Pere volpine cotte nel vino


"Lavate la frutta accuratamente, sbucciate le mele, lasciate intere le pere e mettete tutti gli ingredienti all’interno di una pentola capiente antiaderente..Le spezie, il vino...mescolate bene a freddo con un cucchiaio di legno per non lasciare fondi di zucchero, a bollitura cuocete il tutto per almeno 2 ore a fuoco bassissimo".
CURIOSITA'...


Il pero volpino è un antico albero da frutto originario della Romagna, dove era utilizzato per sostenere i filari di viti. Ed è proprio nei vecchi vigneti, o nei pressi dei casolari di campagna, che lo si ritrova tuttora: si tratta di una pianta longeva e molto robusta, che genera pere piccole (8-10 cm) di un marrone brunastro, rugginoso.
 La polpa è consistente anche a maturazione, tanto da dover essere consumata solamente previa cottura. A livello nutrizionale, questo si traduce in un elevatissimo contenuto di fibra: caratteristica che rende la pera volpina particolarmente adatta ai regimi dietetici dimagranti, e non solo per il ridotto apporto calorico.
 La fibra non solubile, infatti, assorbe parte degli zuccheri ingeriti con le altre sostanze, aiutando quindi a ridurne l’assimilazione. Ecco spiegato il perché dell’abbinamento pere e cioccolato: l’assorbimento degli zuccheri del cioccolato sarà diminuito dalla fibra della pera… a tutto vantaggio del gusto.