19 novembre 2008

CIOCCOSHOW


Chiudete gli occhi...
immaginatevi una voce che sussurra al vostro orecchio
scandendo lentamente le sillabe della parola...
CIOC - CO - LA - TA
proprio così....
CIOC - CO - LA - TA
...un brivido parte dal collo percorrendovi il profilo della schiena...
Una parola che ha dell'erotico incontrollabile...parlo ovviamente
per chi, come me ha la passione del cioccolato...
Ecco...
Se avete ancora gli occhi chiusi, dopo il brivido, la vostra mente
verrà stimolata all'inverosimile....
Un susseguirsi di immagini di cioccolata di ogni genere apparirà
nelle vostre fantasie più nascoste..

...Colate di creme come nelle pubblicità, mestoli intrisi da ripulire,
piatti da dessert da lucidare senza ritegno col dito...chicchi di cioccolata,
bon bon...cremini, nutella spalmata su una tiepida baguette,
tazza fumante di cioccolata calda con una montagna di panna
spruzzata sulla superficie, una sapiente Sacher torte,
bignè ripieno di crema a cioccolato....

Vero nettare degli dei dal profumo inebriante, ingrediente magico contro la tristezza e la malinconia,
fonte di energia e vitalità..
Non sentite un'irrefrenabile voglia di mangiane almeno un pò?

A Bologna, solo per voi
www.cioccoshow.it

06 novembre 2008

TORTA BAROZZI


La torta Barozzi, così è nominata in omaggio al celebre Architetto Jacopo Barozzi, è uno squisito dolce creato a Vignola un secolo fa e prodotto ancora in modo artigianale. La ricetta vera è tuttora segreta e custodita gelosamente con tanto di brevetto dalla Pasticceria Gollini di Vignola, quella che segue è una ricetta che ho trovato molto simile all'originale e sopratutto straordinariamente bbbbuonisssima.

- Difficoltà: facile
- Tempo di preparazione: 30 min più la cottura
- Attrezzatura: un macinacaffè per ridurre in polvere le mandorle, un setaccio, due tegamini per il bagno maria, una frusta o un frullino elettrico, uno stampo rettangolare, carta d'alluminio.
- Tipo di portata: torte al cioccolato
- Porzioni: per 8-10 persone

Ingredienti:

200 gr di zucchero
40 gr di mandorle (di cui 15 gr amare, ma è facoltativo)
120 gr di burro
50 gr di cacao amaro
20 gr di caffè in polvere (3 cucchiaini)
350 gr di cioccolato fondente (io ne ho messi 400 di quel cioccolato a cubettoni la marca è la Zaini)
3 uova
ancora burro e farina per lo stampo

Procedimento:

Ridurre le mandorle in farina, dopo averle pelate e appena tostate al forno. (io le ho comprate gia in farina così ho fatto prima)
Sciogliere il cioccolato a bagnomaria e lasciarlo intiepidire.
Lavorare il burro e aggiungete le uova, il cacao, il caffè in polvere (preso così com'è dal sacchetto) e la farina di mandorle. Foderare di carta di alluminio uno stampo rettangolare a bordi bassi e imburrarla, versatevi l'impasto e infornare a 175° per 30-40 min circa (dipende dal forno)
La vera difficoltà è proprio questa: la cottura. Come al solito il tempo e i gradi sono indicativi.
L'aspetto finale della superficie, comunque è quello di un velo appoggiato con leggerezza su un'anima morbida più scura. Per questo la cottura va bassa e prolungata: l'interno deve essere tenero e asciutto, ma non troppo allo stesso tempo. Per stabilire la cottura dunque ci vuole lo stecchino o lo spaghetto che però non bastano, in questo più che in altri casi è necessaria una profonda confidenza col proprio forno!
Una volta cotta, va sfornata, lasciata intiepidire e foderata interamente con carta di alluminio fino al momento dell'utilizzo.
Va servita tagliata a quadretti piccoli dei cubettini, essendo una torta molto concentrata di tutte le cose buone un consiglio molto valido è quello di adagiare un cubetto di torta sopra un letto di crema al mascarpone (tipo tiramisù senza biscotti), infatti sul modenese te la servono così nei ristoranti....

Nb. Dopo 45 min di cottura quando controlli se è asciutta dentro non farti fregare, la torta appare quasi cremosa al suo interno e perfettamente cotta fuori, è tutto ok! la torta è proprio così...raffreddandosi si rapprende e il top è consumarla il giorno dopo!

05 novembre 2008

OBAMA: One man, one change


I have a dream....
"Il mio sogno è che i miei quattro bambini potranno vivere un giorno in una nazione
dove non saranno giudicati dal colore della loro pelle ma dal contenuto del loro carattere"

(Martin Luther King)


Barack Obama:
Il primo presidente degli Stati Uniti d'America ad essere Afroamericano.
Questo avvenimento è già un solco profondo nella storia,
non rimane altro che guardare avanti ed augurargli coraggio perchè ora, sulle sue spalle,
è riposto il peso della speranza di chi vuole cambiare e vivere in un mondo migliore.